1987

Artista: Whitesnake

Anno: 1987

Etichetta: EMI

Produttore: Mike Stone, Keith Olsen

Eccomi qua a recensire a modo mio un Album mitico della mia infanzia da metallaro: “1987” dei grandissimi Whitesnake.

I Whitesnake sono un grandissimo gruppo (ancora in attività) Hard Rock/Blues che tra il ’78 e la fine degli anni ’80 ha decisamente segnato più di dieci anni di musica strepitosa nel campo dell’Hard Rock, infatti sono uno dei gruppi che preferisco a partire da Album come “Trouble” passando per “Lovehunter” arrivando fino ad un disco che io amo… “Ready an’ Willing”, ma iniziamo a parlare di questo disco intitolato in Europa semplicemente “1987”.

Qui la formazione è una delle più grandi di sempre perché vede alla voce il suo fondatore e cioè David Coverdale che non ha bisogno di presentazioni per chi ama questo genere di musica, alla chitarra un grandissimo delle sei corde… Jhon Sykes che ha portato questo disco a dei livelli chitarristici grandiosi, al basso un altro mito che ha suonato molti dischi insieme a Coverdale, parliamo del grande Neil Murray, bassista strepitoso e virtuoso del genere con un gusto per la ritmica incredibile (andate a sentirvi “Live…In The Heart Of The City e capirete) alla batteria Aynsley Dumbar dove qui dimostra una tecnica veramente alta, infine abbiamo alle tastiere il grandissimo Don Airey e anche qui non credo abbia bisogno di presentazioni basti solo dire che ha suonato con i Rainbow dove militava Blackmore e il grande Dio alla voce, ora è nei Deep Purple in pianta stabile da quando è mancato Jon Lord perciò andiamo a parlare di un livello musicale, compositivo e tecnico altissimo.

Prima canzone del disco “Crying In The Rain” qui la chitarra la fa subito da padrona insieme alla batteria, un ritmo in puro stile Hard Rock, molto incisiva con una voce sempre calda e grintosa, degno di nota oltre alla bellissima ritmica anche l’assolo molto complicato e veloce con un gusto eccezionale e con dei grandissimi acuti verso la fine di Coverdale… da brividi!

Seconda canzone è “Bad Boys” con una ritmica che ha fatto storia tra i chitarristi dei miei tempi, ritmo tirato, batteria al top fraseggi di chitarra incredibili e la solita voce graffiante di Coverale che insieme a Sykes tiene le redini del gruppo… qui arriviamo all’assolo, dire che è strepitoso è riduttivo, gusto, tecnica e velocità si fondono insieme e l’effetto si sente e il tutto contornato da un gruppo che viaggia alla grande.

Terza canzone “Still Of The Night”, a me piace moltissimo questo pezzo per la sua ritmica e allo stesso tempo la melodia bellissima del cantato, si arriva quasi a metà canzone e si interrompe il ritmo Rock per passare a un pezzo lento cantato dalla voce di Coverdale in modo strepitoso con delle bellissime chitarre con la partecipazione stupenda di Airey alle tastiere fino a ritornare sulla ritmica bellissima e grintosa dell’inizio con il solito assolo incredibile… Arriviamo ad uno dei pezzi più belli del disco il quarto per essere precisi è uno dei più famosi dei Whitesnake “Here I Go Again” pezzo che se non sbaglio è stato rifatto in questo disco ma è già contenuto nel loro album del 1982 “Saints & Sinners”… Che dire un pezzo lento con una melodia bellissima e un ritornello stupendo sempre contornato da assoli incredibili di SYkes.

Quinta canzone “Give Me All Your Love” è un pezzo melodico con molta tastiera in primo piano, sempre con un “tiro” che coinvolge, qui troviamo un po’ del genere A.O.R, sempre con un assolo eccezionale e di una difficoltà incredibile un buon pezzo anche se per mio gusto personale è un po’ troppo commerciale.

Alla sesta traccia c’è “Is This Love” e anche qui troviamo una melodia lenta con un bell’arpeggio di chitarra acustica e un bellissimo giro di basso di Murray e i soliti tastieroni che danno un’atmosfera molto melodica al brano, bello il ritornello anche se il pezzo non è a parer mio uno dei più belli del disco… Comunque molto piacevole da ascoltare.

Gran pezzone al numero sette “Children Of The Night” con una bellissima ritmica di chitarra e una bellissima batteria e un cantato da grande rockettaro quale Coverdale è… Bel pezzo con un Sykes in grande forma con un arpeggio subito dopo l’assolo molto bello… Molto molto ROCK!

“Straight For The Heart” ottavo pezzo che mi piace molto con la ritmica di chitarra sempre al massimo e una voce sempre grandissima con un intermezzo di tastiere molto bello e mi ripeterò ma gli assoli qui sono tutti strepitosi da primo all’ultimo e anche la batteria e il basso fanno il loro sporco lavoro, si arriva all’ultima canzone di questo bel disco, la numero nove “Don’t Turn Away” degna chiusura in modo melodico e anche qui si finisce nel genere A.O.R molto in voga in quegli anni, il pezzo di per sé non è incredibile come gli altri ma la solita voce grandiosa e la chitarra sempre al top fanno si che anche questo pezzo passi in modo piacevole l’ascolto, degno di nota il finale con un grande Dumbar alla batteria.

Che dire, un gran disco forse un po’ diverso dai soliti dei Whitesnake molto “granitici” e pieni di Blues ma anche questo disco che seguiva molto i tempi visto che verso la fine degli anni ’80 il Rock melodico era molto in voga (vedi i Motley Crue, Scorpions, Def Leppard, White Lion ecc…) è un grande esempio di come se metti insieme musicisti del calibro di Airey, Dumbar, Murray, Sykes e Coverdale non può che uscire un piccolo gioiello, è anche vero che per i fan di vecchia data dei Whitesnake credo non sia il disco più bello però è sicuramente un disco molto tecnico a livello chitarristico e vocale e anche se non si parla proprio di Hard Rock allo stato puro si può mettere questo Album tra quelli più belli usciti nel 1987, anche perché erano anni talmente strepitosi per quanto riguarda la fantasia musicale e non solo nel campo Metal o Hard Rock ma anche nella Disco e nella Dance… Insomma quello degli anni ’80 è stato un decennio da ricordare per tutto, per la spensieratezza, per il divertimento puro, per la semplicità della gente e soprattutto per la grandissima musica che questi anni fantastici hanno portato nella nostra vita e io sono stato uno dei fortunati ad averli vissuti fino in fondo.

Long Live Rock’n’Roll!!!!

Alla prossima…

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.